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al testo di nicol luccardi
il giorno della memoria
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Quest’aria fredda era in me prigioniero della morte tra tanti morti innocenti aspettavo la sera per dire sono vivo ossa di corpo ricoperte di pelle disteso insieme ai tanti fantasmi su quella tavola di legno respirando piano per non disperdere la mia vita. Ascolta il silenzio non è poesia io quel silenzio lo sentivo putrido di morte e cenere occhi di chi non è più. I miei sguardi di paura fendevano la notte in silenzio chiamavo sei tu mamma notte dopo notte la sognavo vicino a me. Una carezza viveva in quel piccolo cuore ora la morte non fa più paura gli do coraggio in fondo è in noi da sempre il tempo mortale non è eterno la mia anima sa dove andare non passerà nel fumo dei camini. Sai io guardo le notti piene di stelle mentre il mio cuore batte forte d’amore ci sono piccole anime che m’aspettano gli parlerò del mondo dei tramonti dell’amore vissuto di chi era innocente nel cielo e nello sguardo.