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il giorno della memoria

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Quest’aria fredda era in me
prigioniero della morte tra tanti morti innocenti
aspettavo la sera per dire sono vivo
ossa di corpo ricoperte di pelle
disteso insieme ai tanti fantasmi su quella tavola di legno
respirando piano per non disperdere la mia vita.
Ascolta il silenzio non è poesia
io quel silenzio lo sentivo putrido di morte e cenere
occhi di chi non è più.
I miei sguardi di paura fendevano la notte 
in silenzio chiamavo sei tu mamma
notte dopo notte la sognavo vicino a me.
Una carezza viveva in quel piccolo cuore
ora la morte non fa più paura
gli do coraggio in fondo è in noi da sempre
il tempo mortale non è eterno
la mia anima sa dove andare
non passerà nel fumo dei camini.
Sai io guardo le notti piene di stelle
mentre il mio cuore batte forte d’amore
ci sono piccole anime che m’aspettano
gli parlerò del mondo
dei tramonti
dell’amore vissuto
di chi era innocente nel cielo e nello sguardo.

 

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